CITTÀ DEL VATICANO - La Santa Sede rompe i ponti con Amnesty International. Il cardinale Renato Martino, presidente del Consiglio Giustizia e Pace, annuncia da New York la sospensione di ogni aiuto finanziario all'organizzazione, che da decenni difende i diritti umani in tutto il mondo e che lui stesso definisce benemerita. La colpa, secondo il Vaticano, ricade su Amnesty per la sua scelta di considerare anche l'aborto un diritto fondamentale da tutelare. "Conseguenza inevitabile di tale decisione - dichiara il cardinale Martino alla rivista americana National Catholic Register - sarà la sospensione di ogni finanziamento ad Amnesty da parte delle organizzazioni ed anche dei singoli cattolici". Il porporato ha soggiunto che "grazie a Dio non esiste un diritto di aborto internazionalmente riconosciuto come si deduce dalla conferenza Onu del Cairo sulla popolazione, che ha escluso l'aborto come mezzo lecito di controllo delle nascite". Amnesty ha subito replicato: "Non abbiamo mai ricevuto denaro dal Vaticano o da organi che dipendono dalla Chiesa cattolica". Proprio a garanzia dell'indipendenza dell'organizzazione lo statuto esclude la possibilità di ricevere fondi da governi, confessioni religiose, enti di qualsiasi genere. La dura presa di posizione vaticana - il cardinale Martino ha parlato di "rammarico" - si inquadra nell'offensiva globale che papa Wojtyla ieri e papa Ratzinger oggi conducono contro "l'aborto legale e sicuro" in tutte le organizzazioni internazionali. Cinque anni fa il Vaticano, insieme al governo americano e ai paesi islamici, condusse una lotta durissima per eliminare dal progetto sanitario dell'Unicef sia la piena educazione sessuale dei minori sia la garanzia dell'assistenza all'aborto. Dove il progetto parlava di "servizi medici della riproduzione" (che includevano l'interruzione delle gravidanze non desiderate), il delegato della Santa Sede, sostenuto a spada tratta dal rappresentante dell'amministrazione Bush e dal blocco degli stati musulmani, riuscì a imporre una modifica. Sicché il testo finale sancì unicamente "cure mediche della riproduzione".
Recentemente (nel febbraio di quest'anno) papa Ratzinger ha deciso che la Santa Sede non avrebbe firmato la convenzione dell'Onu sui diritti dei disabili, perché il documento contiene riferimenti espliciti alla possibilità di abortire nel caso di feti malformati. Ancora una volta pietra d'inciampo sono stati i paragrafi dedicati alla "salute riproduttiva". L'ambasciatore vaticano presso il Palazzo di Vetro ha respinto l'idea che una malformazione del feto possa essere considerata una "precondizione per offrire o ricorrere all'aborto". Adesso il cardinale Martino, che tra l'altro guidava la delegazione vaticana alla conferenza Onu del Cairo nel 1994, accusa Amnesty di "tradire le finalità istituzionali dell'organizzazione", piegandosi alle pressioni delle "lobbies abortiste internazionali". Ma Amnesty respinge decisamente l'accusa di una "svolta abortista" della propria linea. Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana, ribatte che l'organizzazione ha deciso di occuparsi dell'aborto laddove si tratti di garantire il diritto alla salute delle donne e di tutelare la loro condizione di vittime di aggressioni sessuali. La scelta è nata nell'ambito del progetto "Mai più violenza sulle donne", che ha rivelato la drammatica realtà di tantissime donne e bambine. Amnesty, specifica Noury, chiede la fine della repressione penale contro le donne che hanno abortito e il diritto all'aborto per le donne "vittime di violenze sessuali o incesto" oppure minacciate nella loro salute. Non sarà, invece, strategia dell'organizzazione lanciare una "campagna mondiale a favore dell'aborto o della sua legalizzazione generale". Anzi, Amnesty "non esprimerà giudizi sul fatto se l'aborto sia giusto o no".
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1 commento:
E qui mi parte l'embolo...
Quando quel giorno ho letto e sentito sta notizia...lo stupore non mi ha nemmeno sfiorata.
Amnesty è un'organizzazione che da anni si batte per i diritti umani nel mondo.
Il diritto sacrosanto di ogni persona, discutibile o no, di decidere se cambiare per sempre la sorte della propria vita e se mai rovinare quella di qualcun'altro.
Badate, io ci tengo molto a dire che, nel 2007 i modi per evitare di arrivare ad una soluzione così estrema, dovrebbero essere noti persino alle pietre e i fiumi...e ogni volta che sento qualcuno dire "è capitato" mi viene voglia di appiccicarlo al muro...E' capitato? e come? mentre bevevi un bicchier d'acqua?mentre giocavi a pallone oppure mentre respiravi...o così...come è successo ad una famosissima donna circa 2000 anni fa?E' capitato...vabbè...ma torniamo al punto.
Dicevo che quindi sarebbe il caso che ognuno si prenda le proprie responsabilità e questo sarebbe sacrosanto...se nn fosse che grazie ad una certa cultura del silenzio e dell'ignoranza in materia sessuale e contraccettiva in Italia, le ragazze ed i ragazzi di 13/15 anni cresciuti in famiglie rigorosamente "cattoliche"(n.d.r:famiglia rigirasamente cattolica tipo:madre nevrotica stressata ed insoddisfatta di tutto;figli educatissimi a messa tutte le domeniche mattina, a lanciare sassi,a fare corse clandestine,a filmare qualche stupro di gruppo da inserire su youtube di sera;padre perbene, lavoro onesto; amante del padre o della madre a seconda delle esigenze.), non hanno la più vaga idea di come avvicinarsi ed affrontare le prime esperienze sessuali...E chi mai ha creato in Italia questa cultura del silenzio sul sesso?
Bravissimi!La Cupola Vaticana...e non sto parlando di quella di San Pietro...ma della cupola mafiosa vaticana.
Davvero è meglio che mi fermo.
Non posso infagare la chiesa perchè lo fa già abbastanza per conto suo.
Dico solo che, nelle situazioni bisogna trovarcisi per giudicare (se proprio lo si deve fare) le scelte altrui, per dire quanto siano sbagliate o giuste.
Quindi, per quanto mi possa far stare male vedere una donna praticare l'aborto, devo pensare che non cambierebbe la mia vita ma la sua, che non posso sapere quali sono le cause che la costringono ad una scelta così estrema che un giorno potrei trovarmi anch'io nella situazione sua e vorrei avere la serenità di decidere x me stessa, dando conto solo alla mia coscienza.
Chissà se chi ha preso questa decisione contro Amnesty ha fatto i conti con la propria...sempre che ne abbia una.
E chissà se Amnesty fosse esistita più di 2000 anni fa forse oggi avremmo un morto in croce eccellente in meno...ah no, giusto...quello è successo per volontà di suo padre...e per mano degli uomini malvagi in terra.
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