sabato 29 dicembre 2007

la principessina triste


stasera tornando a casa mi è venuta in mente masako, la principessa triste...
e sì...una principessa come me...certo, il fatto che io mi reputi tale, fa spaventare...
ma come potrei non definirmi una principessa?
no, non ho un regno davanti, non ho alcun principe regnante che mi chieda in sposa...ma ho qualcosa che forse vale molto di più...
sì, questi giorni sono stati un po' strani, un po' delicati, un po' tristi e la principessina raffaella ha regalato ben pochi sorrisi al suo "reame"...il suo reame...il suo bellissimo, speciale, unico reame fatto di tante persone che la riempiono di cure e affetto e che le permettono di ridere e sorridere!
questo post, che tra le altre cose rinnova un blog abbandonato per noia, per mancanza di tempo e "tecnologia", per tante piccole cose, vuole essere una sorta di tributo, magari apparentemente infantile, a chi mi permette di sentirmi una principessina felice...
grazie al principino che mi sorregge, corregge, sostiene, sorride, sbraita...io davvero a volte mi chiedo come mai la divina provvidenza, se mai ci fosse e qualunque forma assumesse, ha voluto fare un regalo così bello proprio a me...
grazie alla mia cuginona principesca...beh...nei momenti migliori così come in quelli peggiori non ho mai notato la sua assenza; degna continuatrice di un percorso stupendo iniziato da qualcuno che purtroppo non c'è più ma che vive accanto a me insieme ad altre adorate presenze...
grazie alla signorina del 12 anniversario(adesso sì che sono 10 anni e più!!)...in questi giorni ti ho un po' messo da parte, perchè esplodere di persona sai quanto mi sia difficile a volte...e non hai questi benedetti, infernali orpelli tecnologici...ma comunque so bene che leggi nei miei occhi ogni piccola cosa soprattutto quando io mi chiudo nei miei silenzi...
alla mia famiglia, un grazie per la grinta che riesce a darmi, papà col suo esempio che mai nessuno al mondo saprà anche semplicemente emulare, mamma con le sue massime e le sue arringhe, il suo affetto e la sua comprensione, sorellona con il suo rendermi partecipe della sua vita, fratellino con la sua gioia, il suo crescere seguendo i nostri esempi, le sue frasi.
la principessa raffaella d'ora in poi sorriderà!

mercoledì 8 agosto 2007

buon compleanno cla!

eccolo qui....claudiuccio mio e i suoi 22 anni...
bene....ai miei 22 anni la prima cosa che ho detto è che sarebbero stati gli anni della follia, della pazzia, per via del valore che la cabala attribuisce al numero 22...dunque, la stessa cosa spero valga per te....
i presupposti sono più che buoni....forza cla...continua a fare come sempre tutto il possibile per realizzarti in ogni piccola sfaccettatura della tua vita colorata, della tempesta che scatena coinvolgendo anche chi ti sta vicino...
quest'anno (accademico) inizia già diversamente...tu sei a bologna, guido non potrà più far finta di non sapere che nell'alloggio 12/2 ci sono spesso due persone, io dò una piccola grande svolta alla mia vita in un'altra casa...com' è strana a volte la vita!già mi vedo qua e la tra bandiere colorate e subitanei arcobaleni di gente festosa e allegra, masticando una guida tutta particolare e tematica....;)...ma so anche che le nostre strade si divideranno, com'è logico che sia, perchè ognuno ha il proprio destino da valorizzare...anche se mi vedo di sera a scambiare opinioni e pareri su questa e quella cosa delle nostre rispettive giornate, a saltare sui letti io tu e flo cantando "noooooooooooooooooooooo...ora non ti aspetto piùùùùùùùù"...:D
che bello cla....in questo momento mi sento una mamma che festeggia gli anni del suo piccolo!
bene...intanto per una decina di giorni non ti vedrò(mmm...effettivamente il mio fegato potrebbe trarre positività dalla tua assenza...)....fai in modo che al tuo ritorno passiamo 3 giorni a fare un resoconto...;)
ti voglio bene!

martedì 26 giugno 2007

mercoledì 20 giugno 2007

San Gaio,protettore dell'allegria!!!!!!!!!!!!

roma pride 2007
reginella special
non poteva mancare!!
grazie gay people
per tutta l'allegria
che mi trasmettete!!!

venerdì 15 giugno 2007

...la vera differenza tra uomo a animale...sarà la ragione?

G8 di Genova, dopo il racconto di Fournier al processo parla l'allora comandante del reparto celereIl questore Canterini: "C'era una macedonia di polizia. Quando entrai era tutto finito: vidi sangue ovunque"

"Alla Diaz fu una notte cruentama il macellaio non sono io"
di CARLO BONINI

Il questore Vincenzo Canterini al centro di un gruppo di agenti in divisaLa voce del questore Vincenzo Canterini arriva da Bucarest. Il Viminale ce lo ha spedito due anni fa a occuparsi di traffico di organi ed esseri umani presso una struttura Interpol, mettendo il mare tra lui e il Reparto celere di Roma, tra lui e la scuola "Diaz" di Genova, dove, la notte del 21 luglio del 2001, agli uomini che allora comandava venne ordinato di fare irruzione.
Sessantatrè feriti.
Una "macelleria messicana", per usare le parole del vicequestore Michelangelo Fournier, che di Canterini era il vice.
"Io un macellaio non lo sono mai stato", dice lui. Insiste: "Capito? Chi parla non è mai stato un macellaio. E' un signore che è in polizia da 41 anni, fa sindacato con il "Consap" e vive in Romania, dove l'Amministrazione gli ha chiesto di andare. Detto questo, sapete quando Fournier ha parlato di "macelleria messicana"? Dieci giorni dopo quella notte. E sapete con chi? Con il Procuratore di Genova dove si era presentato spontaneamente per riferire quel che aveva visto. E sapete chi lo aveva accompagnato dal procuratore? Vincenzo Canterini. Dunque, sono un macellaio io?". Dunque, la macelleria c'è stata?
"Il termine è folcloristico. Ma non c'è dubbio che è stata una notte cruenta".
In fondo,lei ha detto di aver visto sangue.
"Certo che l'ho visto. Ne ho visto tanto e dappertutto". Ha visto poliziotti picchiare donne e uomini inermi? "No".
E Fournier, allora? Ha ammesso di aver visto e interrotto il pestaggio di una ragazza a terra.
Si è scusato per aver taciuto sei anni questa circostanza. Lui ha visto e lei no?
"Premesso che Fournier è come un figliolo per me, io e lui diciamo in fondo la stessa cosa". "In fondo", lei ha appena detto di non aver visto nessun pestaggio.
"Come ho ripetuto per tredici ore al processo di Genova, come spiegai nell'immediatezza dei fatti alla Commissione di inchiesta e appunto al procuratore di Genova dove andai insieme a Fournier, quando entrai nella "Diaz" era tutto finito. Cominciai a salire le scale della scuola e mi fermai al primo piano, proprio quando sentii le urla di Fournier".
Cosa vide?
"Fournier era vicino a una ragazza ridotta malissimo. E mi diedi da fare per far soccorrere lei come gli altri feriti che erano nella scuola".
Qualcuno la testa l'aveva rotta a quella ragazza.
"Non gli uomini del mio reparto. Non a caso, Fournier dice di essersi dovuto togliere il casco e di aver gridato "Basta!" a chi la stava picchiando. Se fossero stati i nostri ragazzi, Fournier non avrebbe avuto necessità di togliersi il casco, perché il nostro intero reparto era connesso da interfono. Avrebbe usato quello".
Dunque, lei arriva a cose fatte e né quella notte, né successivamente, riesce a venire a capo di chi si è comportato da macellaio. È così?
"Quella notte, dentro la Diaz, c'era una macedonia di polizia". Una "macedonia"? "Come si vede dai filmati, nella scuola entrarono almeno in 300. I miei uomini erano solo 70. Poi c'erano colleghi di altri reparti celeri, identici a noi per abbigliamento se si eccettua il cinturone bianco. C'erano agenti con l'Atlantica (camicia a maniche corte ndr.), agenti delle squadre mobili con pettorina e casco, poliziotti dell'Anticrimine. Di tutto, insomma".
Insisto. La notte della "Diaz" le ha cambiato la vita. Da due anni vive a Bucarest, e in tutto questo non è riuscito a venire a capo di chi si abbandonò alle violenze. "Che vuole che le dica? È così. Che devo fare? Appena rientrai a Roma, chiesi tutte le relazioni di servizio di chi era stato nella scuola quella notte. Ma non seppi allora e non so oggi chi si è reso responsabile delle violenze".
Nella "Diaz" i suoi uomini rimasero a braccia conserte?
"Ma no. Non dico questo. È ovvio che qualche manganellata l'avranno data. Ma so per certo che nessuno dei miei uomini ha mai picchiato una donna o un uomo a terra. Né ha mai ricevuto ordini di questo genere. E non lo dico solo io".
Chi altro lo dice?
"Evidentemente non lo sa nessuno, ma soltanto su 2 dei 78 tonfa (i manganelli ndr.) in uso al mio reparto quella notte, le perizie del Ris dei carabinieri hanno trovato tracce di sangue. E quei due tonfa erano in dotazione a due agenti rimasti feriti, Ivo e Parisi. Dunque, è molto probabile che il sangue sia il loro. Dico di più. A Genova, Vincenzo Canterini è imputato di un solo presunto reato. Non violenze, non pestaggi. Ma di aver stilato una relazioncina di servizio al questore di 15 righe sui fatti di quella notte che non sarebbe stata veritiera".
Tacere la verità non è un vanto per un funzionario di polizia.
"Io non ho taciuto un bel niente. Io riferii al Questore quello che avevo visto. Avevo visto la pettorina e il giubbotto di uno dei miei squarciato da una coltellata e la perizia del tribunale, al contrario di quel che affermò inizialmente il Ris dei carabinieri, ha stabilito che quella coltellata fu inferta. Ho visto venire giù di tutto dai piani alti della scuola e infatti tredici dei miei sono finiti in ospedale. Quali bugie ho detto?".
A distanza di sei anni ci sarà qualcosa che si rimprovera di quella notte. O no?
"Mi rimprovero di non essere riuscito a imporre una soluzione diversa da quella che poi fu adottata. Ma è anche vero che non ne ebbi modo".
Quale soluzione diversa?
"Suggerii a chi comandava in quel momento di tirare all'interno della scuola qualcuno dei potenti lacrimogeni di cui avevamo dotazione. E di aspettare che chi era dentro uscisse. Ma non ci fu verso".
A chi lo suggerì?
"All'allora vicecapo della polizia e capo dell'Antiterrorismo Arnaldo La Barbera". Arnaldo La Barbera è morto. Non può né confermare, né smentire.
"E infatti faccio a fatica e mi dispiace doverne parlare. Ma queste cose le ho dette già sei anni fa, quando il povero Arnaldo, un amico, era ancora vivo. Io non so con chi si consultò a sua volta La Barbera. So cosa venne deciso e so che quando l'irruzione cominciò io rimasi fuori dalla scuola e il mio reparto passò sotto il comando di due funzionari della Digos di Genova".

giovedì 14 giugno 2007

....che ribrezzo...

CITTÀ DEL VATICANO - La Santa Sede rompe i ponti con Amnesty International. Il cardinale Renato Martino, presidente del Consiglio Giustizia e Pace, annuncia da New York la sospensione di ogni aiuto finanziario all'organizzazione, che da decenni difende i diritti umani in tutto il mondo e che lui stesso definisce benemerita. La colpa, secondo il Vaticano, ricade su Amnesty per la sua scelta di considerare anche l'aborto un diritto fondamentale da tutelare. "Conseguenza inevitabile di tale decisione - dichiara il cardinale Martino alla rivista americana National Catholic Register - sarà la sospensione di ogni finanziamento ad Amnesty da parte delle organizzazioni ed anche dei singoli cattolici". Il porporato ha soggiunto che "grazie a Dio non esiste un diritto di aborto internazionalmente riconosciuto come si deduce dalla conferenza Onu del Cairo sulla popolazione, che ha escluso l'aborto come mezzo lecito di controllo delle nascite". Amnesty ha subito replicato: "Non abbiamo mai ricevuto denaro dal Vaticano o da organi che dipendono dalla Chiesa cattolica". Proprio a garanzia dell'indipendenza dell'organizzazione lo statuto esclude la possibilità di ricevere fondi da governi, confessioni religiose, enti di qualsiasi genere. La dura presa di posizione vaticana - il cardinale Martino ha parlato di "rammarico" - si inquadra nell'offensiva globale che papa Wojtyla ieri e papa Ratzinger oggi conducono contro "l'aborto legale e sicuro" in tutte le organizzazioni internazionali. Cinque anni fa il Vaticano, insieme al governo americano e ai paesi islamici, condusse una lotta durissima per eliminare dal progetto sanitario dell'Unicef sia la piena educazione sessuale dei minori sia la garanzia dell'assistenza all'aborto. Dove il progetto parlava di "servizi medici della riproduzione" (che includevano l'interruzione delle gravidanze non desiderate), il delegato della Santa Sede, sostenuto a spada tratta dal rappresentante dell'amministrazione Bush e dal blocco degli stati musulmani, riuscì a imporre una modifica. Sicché il testo finale sancì unicamente "cure mediche della riproduzione".
Recentemente (nel febbraio di quest'anno) papa Ratzinger ha deciso che la Santa Sede non avrebbe firmato la convenzione dell'Onu sui diritti dei disabili, perché il documento contiene riferimenti espliciti alla possibilità di abortire nel caso di feti malformati. Ancora una volta pietra d'inciampo sono stati i paragrafi dedicati alla "salute riproduttiva". L'ambasciatore vaticano presso il Palazzo di Vetro ha respinto l'idea che una malformazione del feto possa essere considerata una "precondizione per offrire o ricorrere all'aborto". Adesso il cardinale Martino, che tra l'altro guidava la delegazione vaticana alla conferenza Onu del Cairo nel 1994, accusa Amnesty di "tradire le finalità istituzionali dell'organizzazione", piegandosi alle pressioni delle "lobbies abortiste internazionali". Ma Amnesty respinge decisamente l'accusa di una "svolta abortista" della propria linea. Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana, ribatte che l'organizzazione ha deciso di occuparsi dell'aborto laddove si tratti di garantire il diritto alla salute delle donne e di tutelare la loro condizione di vittime di aggressioni sessuali. La scelta è nata nell'ambito del progetto "Mai più violenza sulle donne", che ha rivelato la drammatica realtà di tantissime donne e bambine. Amnesty, specifica Noury, chiede la fine della repressione penale contro le donne che hanno abortito e il diritto all'aborto per le donne "vittime di violenze sessuali o incesto" oppure minacciate nella loro salute. Non sarà, invece, strategia dell'organizzazione lanciare una "campagna mondiale a favore dell'aborto o della sua legalizzazione generale". Anzi, Amnesty "non esprimerà giudizi sul fatto se l'aborto sia giusto o no".

martedì 29 maggio 2007

ma...quale europa?

Probabilmente il post si commenta da se...sono tre articoli della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diriti dell'Uomo, firmata a Roma nel 1950....bene...da leggere con un occhio ai recenti avvenimenti spaventosi che,però,non dovrebbero tanto scandalizzarci...
in fin dei conti viviamo in uno Stato in cui c'è ancora chi preferisce cistiti e calcoli renali pur di non beccare Luxuria nei bagni del Parlamento,
chi parla della pedofilia omosessuale e poi non sposta un attimo lo sguardo sui pc di preti e padri di famiglia pieni zeppi di immagini che neanche si riescono a descrivere,
chi preferisce tirare in ballo i poveri bambini africani sostenendo che bisogna parlare di ciò e non di masse intere e faudienti di persone che lottano perchè semplicemente sono stufi di essere scaraventati in una assurda alterità e che,oltretutto, lottano anche per vedere felici,magari,un giorno,i bambini di cui parlavamo poc'anzi e per vedersi felici accanto a loro,
chi va a a manifestare per la famiglia(ma poi,che bisogno c'è di manifestare per qualcosa che è davvero sacro e inviolabile?)e poi è legato alla mafia e ne distrugge tante di famiglie....

Articolo 9 - Libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, così come la libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l'insegnamento, le pratiche e l'osservanza dei riti.
2. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la pubblica sicurezza, la protezione dell'ordine, della salute o della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui.
Articolo 10 - Libertà di espressione.
1. Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Il presente articolo non impedisce agli Stati di sottoporre a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, di cinema o di televisione.
2. L'esercizio di queste libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la sicurezza nazionale, per l'integrità territoriale o per la pubblica sicurezza, per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale, per la protezione della reputazione o dei diritti altrui, per impedire la divulgazione di informazioni riservate o per garantire l'autorità e l'imparzialità del potere giudiziario.
Articolo 11 - Libertà di riunione e di associazione.
1. Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà d'associazione, ivi compreso il diritto di partecipare alla costituzione di sindacati e di aderire ad essi per la difesa dei propri interessi.
2. L'esercizio di questi diritti non può essere oggetto di restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e costituiscono misure necessarie, in una società democratica, per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per la difesa dell'ordine e la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o della morale e per la protezione dei diritti e delle libertà altrui. Il presente articolo non vieta che restrizioni legittime siano imposte all'esercizio di questi diritti da parte dei membri delle forze armate, della polizia o dell'amministrazione dello Stato.

sabato 26 maggio 2007

il tanga secondo luciana littizzetto....geniale costei!!!

....Donne. Giulive oche giulive. Parti buone delle mele marce che sono gli uomini. Campionesse mondiali di miopia sentimentale.Mi rivolgo a voi e in nome vostro supplico , chiedo e invoco l'abolizione e il divieto assoluto di vendita dei tanga in Italia. Uno stato democratico dovrebbe tutelare la salute mentale della femmina.Dovrebbe farsi carico di sciagure sociali di questa portata.Perché i tanga, credetemi, sono un vero flagello per nervi.Sono un colpo basso al sistema nervoso. Tu prova ad indossare un tanga. Due secondi e sglurb... non lo trovi più, perché lui va giù, giù,giù, sprofonda come il filo per tagliare la polenta, si inabissa nel dirupo delle chiappe e sparisce all'orizzonte. Risucchiato per sempre. Ma io ve lo dico col cuore : un tanga inghiottito dalle carni è in grado di togliere la voglia di vivere tutto il giorno.Se, la mattina al posto della bella braga ascellare, quella di cotone con il fiocchettino al centro, quella che era rosa ma col candeggio sbagliato è diventata tortora, e poi rilavata ha assunto un'inspiegabile tinta ardesiae si è ammollato l'elastico, se al posto della mutanda slandronata in cui ci infili dentro la canottiera, tiri in basso e ci fai sbucare due belle mezzelune, se al posto di tutto questo, indossi spensierata il perizoma, tu sei una donna rovinata, figlia mia.Sei una femmina finita che passerà tutta la giornata a disincastrarsi la filura e a suonare col mignolo l'aria sulla quarta corda di Bach. Il tanga, lo dico con cognizione di causa, è un'arma di distruzione di massa.Il tanga di pizzo poi, quello crivellato di smerli, una vera piaga sociale. E' proprio lo strazio supremo. Perché è urticante. Pizzica, irrita, punge. D'altra parte, son anche 20 centimetri di filo spinato in mezzo alle chiappe.Come indossare un gambo di rosa. Come infilarsi al posto dello slip un gnocco di cuki alluminio.E l'aggravante è che sti rosicanervi son pure cari come il fuoco. Minimo 20 euro. Al mercato qualcosa meno, se li compri di simil legno. Altrimenti 20 euro. Quaranta mila lire per un cordino. Per uno spaghetto alla chitarra. Ma a me bastano due euro. Ma io con due euro mi compro un chilometro di corda per le tapparelle e mi faccio le mutande come i lottatori di sumo.Ma la tristezza vera consiste nel fatto che mentre noi puciunin, per far le favolose soffriamo le pene dell'inferno, loro, i maschi, sotto i calzoni cosa mettono? I boxer.Bastardi pidocchi. I boxer. Mezzo metro di lenzuolo con il grande cocomero che balla la lambada. I boxer. Una tavella di maglina molle con la feritoia per le uscite di emergenza.Li odio. Noi dobbiamo andare in giro con un filo del telefono al posto delle mutande e loro belli comodi coi mutandoni da Stanlio e Ollio. Donne. Fulgide stelle che rilucete nel firmamento delle idiote. Non vale la pena. Non volete desistere?Allora proverò per voi una pietà infinita. Luciana Littizzetto

mercoledì 23 maggio 2007

continuando con le rimembranze....

mi viene da cantare "time is running out"....intanto spero che la mia paranoia letteraria faccia effetto anche su voi!

1 Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza. Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
2 Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va.
3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.
SENECA,"Epistulae ad Lucilium"

raffy rimembri ancora...

ricordando i miei esami di maturità e il tema della mia tesina, rispolverando i ricordi e la memoria,compito,per così dire, a me tanto caro,doloroso e dolce nel contempo,ritornando ai miei studi leggiadri talor lasciati...è un passo delle "confessiones"di sant'agostino

La donna che perse la dracma e la cercò con la lucerna, non l'avrebbe trovata, se non ne avesse avuto il ricordo. Trovandola, come avrebbe saputo che era la sua dracma, se non ne avesse avuto il ricordo? Molti oggetti ricordo di aver perso anch'io, cercato e trovato; e so pure che, mentre ne cercavo qualcuno, se mi si chiedeva: "È forse questo?", "È forse quello?", continuavo a rispondere di no, finché mi veniva presentato quello che cercavo. Se non avessi avuto il ricordo di quale era, quand'anche mi fosse stato presentato, non l'avrei ritrovato, poiché non l'avrei riconosciuto. Avviene sempre così, ogni volta che perdiamo e cerchiamo e troviamo qualcosa. Se mai qualcosa, ad esempio un qualsiasi oggetto visibile, scompare dai nostri occhi, ma non dalla nostra memoria, la sua immagine si conserva dentro di noi, e noi cerchiamo finché sia restituito alla nostra vista. Trovatolo, lo riconosciamo in base all'immagine interiore, né diremmo di aver trovato l'oggetto scomparso , se non lo riconoscessimo, né potremmo riconoscerlo, se non lo ricordassimo. L'oggetto era perduto, sì, per gli occhi, ma conservato dalla memoria.
Ricordi perduti nella memoria
Ma quando è la memoria a perdere qualcosa, come avviene allorché dimentichiamo e cerchiamo di ricordare, dove mai cerchiamo, se non nella stessa memoria? Ed è lì che, se per caso ci si presenta una cosa diversa, la respingiamo, finché capita quella che cerchiamo. E quando capita, diciamo: "È questa", né diremmo così senza riconoscerla, né la riconosceremmo senza ricordarla. Dunque ce n'eravamo davvero dimenticati. O forse non ci era caduta per intero dalla mente e noi, con la parte che serbavamo, andavamo in cerca dell'altra parte, quasi che la memoria, sentendo di non sviluppare tutt'insieme ciò che soleva ricordare insieme, e zoppicando, per così dire, con un moncone d'abitudine, sollecitasse la restituzione della parte mancante? Così, quando rivediamo con gli occhi o ripensiamo con la mente una persona nota, ma ne cerchiamo il nome dimenticato, qualunque altro se ne presenti, non lo colleghiamo con quella persona, perché non avevamo l'abitudine di pensarlo con lei. Quindi lo respingiamo, finché ci si presenta quello, che soddisfa pienamente la nozione della persona ormai ad esso congiunta. Ma donde si presenta un tal nome, se non dalla stessa memoria? Anche nel caso che altri ce lo suggeriscano, e così lo riconosciamo, si presenta pure di là. Non è una cosa nuova, alla quale prestiamo fede, ma un ricordo che torna, per il quale confermiamo che è proprio il nome che ci fu detto. Se invece si fosse cancellato del tutto dal nostro spirito, nessun suggerimento ce lo farebbe ricordare. Infatti una cosa, di cui ricordiamo almeno di averla dimenticata, non è ancora dimenticata del tutto. Dimenticata del tutto, non potremmo dunque neppure cercare una cosa perduta.

lunedì 14 maggio 2007

w il liceo

bene...stasera sono felicissima!!!ho sentito le mie amiche belle del liceo...che bello!!!mi mancate amicheee!!
angela su msn,mi dà il contatto della rac bella la quale invita alla ns conversazione raffica!nel frattempo michela mi manda la buonanotte!!!manca ancora qualcuno.....ma sono felice!!!
quanti ricordi!!!troppi ricordi!!!sniff...sniff...

domenica 13 maggio 2007

passeggiando in bicicletta a ferrara...

sob...ritornata ad alcatraz!
fine settimana all'insegna della cultura...palazzo schifanoia, palazzina marfisa d'este, civico lapidario e,soprattutto, visita della mostra sul Simbolismo!wow!che bello ogni tanto dedicarsi a qualcosa che non sfiori la monotonia della quotidianità!e cla è un mago in questo!
fine settimana all'insegna del cibo,con cla che ha deciso di rimpinzarci ben benino per poi scannarci a natale!!!
fine settimana...a due ruote!!!!giuro...sto ancora ridendo...io e cla su una bici...il traffico...una sorta di marciapiede-salita...cla che ride e nn riesce a pedalare e mi dice "cammina cammina!"...io che poggio i piedi per terra...sembravamo tipo un millepiedi...i tizi nelle macchine sbellicati...flo felice di essere su una bici e in preda ad uno dei suoi attacchi di risata che farebbero più pensare ad un'insufficienza respiratoria...eva che secondo me non ha mai visto 3 matti del nostro calibro messi insieme!davvero...sto ancora ridendo!!!e ne approfitto per ringraziare il Comune di Ferrara per le sue strade perfette e senza fossi...grrr!!! :D
grazie cla...grazie flo!!!

giovedì 10 maggio 2007

storie di ordinaria quotidianità

eccomi qua!
giornata in una bologna calda e tremenda!30° e via!!!
stamattina esame...sì sì...abbastanza bene...pranzo dai coniugi cuna vergura con annessa solita chiacchierata generale davanti ad un caffè,con la novità che oggi era shakerato(sì sa...reginella ama farsi viziare!!!)!!
nel pomeriggio assalto al centro commerciale(e al conto corrente!!!) con goshetta mia adorata e relativa teoria conclusiva mia e della suddetta in base alla quale possiamo annunciare e sottolineare che andare a far ogni tipo di spesa senza alcuna inquietante ombra maschile è la scelta più giusta...ben due ore tra offerte,shampoo,cremine,prelibatezze!!wow!!!
ora momento preparazione macedonia con scetting...non ci si fa mancare nulla!!!!

mercoledì 9 maggio 2007

senza parole

non so da dove prendere il discorso...
forse dalle solite lacrime che grondano dai miei occhietti...
o ,forse, dal fatto che davvero certe persone,(quelle persone che hai accanto e che magari porti nel cuore da tanto e hai portato con te in valigia!)ti fanno capire tante cose, danno un senso alla tua vita, fanno in modo che al mattino già ti svegli con un sorriso e con la consapevolezza che probabilmente la tua stessa esistenza ha valore per qualcuno...
sono questi i momenti in cui sorridi al mondo, a chi ti sta affianco e a te stessa...i momenti in cui pensi a quanto sia inutile a volte piagnucolare e sentirsi soli quando invece ci sono dei pezzi di anima accanto!
sono queste le cose che fanno bene al cuore, che ti fanno dimenticare del male che hai provato in tanti momenti, dello sconforto!
sì fratellino mio, probabilmente riesco a regalarti qualche sorriso...ma non sai quanto la parte più nascosta e silenziosa di me gioisca per questa cosa...
sì fedele amico, a volte riesco a rendere felice e sereno anche te...e la tua felicità, la tua serenità fanno felice e serena me ancor di più...
sì compagno di vita,forse mi merito la libertà di cui parli e se sei anche tu a concedermela...beh, sono più che onorata e invogliata a dimostrare che è così!
bene...il mio spirito profetico non ha fallito neanche stavolta...sì...mi sento davvero una regina!

martedì 8 maggio 2007

è l'alba di un nuovo blog!

eccomi qua!
la mia mania epistolare non poteva che concludersi con la creazione di un blog!
bene...eccomi qua...reginella!e vi chiederete...ma perchè?beh...diciamo che è l'unirsi di una serie di cose...in primis il simpatico epiteto utilizzato dal mio papy riferendosi a me...reginella,se non erro, era una donna lunatica,testarda e leggermente instabile mentalmente...proprio come me!!!
e poi, colei alla quale appartiene una certa "signorilità" sin dalla nascita...non puo non essere una regina,seppur piccola...:D!!!
infine, per qualcuno sono una regina del tutto speciale e insolita!
amabili disquisizioni sul mio nome a parte,cari visitatori del mio blog,date sfogo alla vostra fantasia(logicamente mantenendo un certo limite),scrivete quello che vi passa per la mente nell'attimo stesso in cui digtate piccoli tasti neri letterati...e tante belle cose!!